Giorgio Floridi

Co-fondatore de Il Mondo Che VogliAmo APS

🌍 "essere" un mondo migliore 

Cosa ti ha spinto, nella tua vita personale e professionale, a fondare Il Mondo Che VogliAmo?

Non c'è solo un motivo, o meglio, un motivo collegato a questo specifico evento. Da sempre la mia sensibilità nei confronti dell'ambiente, e quindi del rispetto per la natura, è parte dominante del mio abitare il mondo. Una sensibilità che nasce dal mio essere partecipante attivo dello scoutismo, della mia fede cristiana che riconosce nel Creato il dono che riceviamo quotidianamente. Baden Powell, fondatore dello scoutismo, amava ripetere che compito di ogni scout è "lasciare il mondo un poco migliore di come l'ha trovato".

A me piace pensare che dovrebbe essere l'impegno costante di ogni singolo abitante della terra. Personalmente non so se sto (stiamo) rispettando questo insegnamento, sicuramente, visti i tempi e gli accadimenti, c'è ancora tanto lavoro da fare!

Cosa significa per te "lasciare un mondo migliore"?

Anche per questa risposta mi riferisco al mondo scout. Un articolo della legge scout recita: "lo scout è amico di tutti e fratello di ogni altro scout." In un mondo ideale probabilmente bisognerebbe che tutti facessero nella loro vita un breve periodo al servizio della comunità. Così da poter comprendere meglio il concetto di servizio. Servizio, non servilismo, cioè mettere a disposizione la propria persona, le proprie qualità, le proprie competenze, in spirito di totale gratuità.

Questo aiuta ad acquisire un sempre maggiore rispetto degli altri ed una maggiore consapevolezza di sé stessi. Ecco uno dei miei obiettivi principali per lasciare un mondo migliore è il rispetto della persona. La persona è il primo ambiente che ognuno abita singolarmente, aiutarci e rispettarci è già "un mondo migliore".

Quali sono, secondo te, le azioni più semplici e concrete che ognuno può mettere in pratica?

Credo di avere in parte risposto nei punti precedenti. Per essere ancora più specifico aggiungo che il mantra di "non lasciare tracce" è un'azione tanto semplice quanto efficace. Significa che il nostro passaggio o il nostro stare in qualsiasi luogo non deve per forza essere vittima della nostra incuria.

Non lasciare tracce significa non gettare cartacce in terra, non gettare mozziconi di sigaretta dappertutto, eseguire una corretta raccolta differenziata, fare attenzione e attuare un consumo equo e solidale, educarsi alla lotta agli sprechi.

C'è un progetto dell'associazione che ti ha colpito in modo particolare?

Tutti, ogni progetto ha una propria dignità e quindi merita un'adeguata considerazione. I progetti nascono dalla fantasia delle persone e dal desiderio di partecipare attivamente alla vita dell'associazione. Un motto che ho coniato e ripetutamente propongo ai miei studenti è: "ascolto, attenzione, partecipazione", è il presupposto secondo il quale ognuno può fare propria la realizzazione dei vari progetti.

Uno su tutti, secondo me, è proprio dettato dalla volontà di ognuno di creare una comunità con obiettivi comuni in cui condividere la fatica e la speranza di "vivere un mondo migliore". Perché prima di "lasciare un mondo migliore" bisogna "essere un mondo migliore".

Se anche tu condividi questa visione del mondo, sostienici!