Giorgio Floridi
Co-fondatore de Il Mondo Che VogliAmo APS

🌍 Essere il cambiamento che vogliamo vedere
Da dove nasce il bisogno di agire per il cambiamento?
L'idea di contribuire alla nascita de Il Mondo Che VogliAmo non è nata da un singolo episodio, ma da un cammino di vita profondo. Sin da giovane ho sviluppato una forte sensibilità verso l'ambiente e la giustizia sociale, grazie a due esperienze fondanti: il mio percorso nello scoutismo e la mia fede cristiana.
Entrambe mi hanno trasmesso l'idea che la natura è un dono e che la nostra responsabilità è custodirla con rispetto. Una frase mi accompagna da sempre, quella di Baden Powell: "Lascia il mondo un po' migliore di come l'hai trovato." Un invito che oggi è più che mai una necessità collettiva.
Come possiamo davvero prenderci cura del nostro futuro?
Per me tutto parte dalle persone. La sostenibilità non riguarda solo l'ambiente naturale, ma anche le relazioni umane: il modo in cui ci trattiamo, ci ascoltiamo e ci aiutiamo. Credo profondamente nel valore del servizio gratuito: mettere le proprie competenze a disposizione della comunità non è servilismo, ma un gesto autentico di responsabilità. Insegnare — e praticare — rispetto, empatia e partecipazione è uno dei modi più concreti per lasciare davvero un mondo migliore.
Cosa possiamo fare ogni giorno per rispettare l'ambiente?
Il cambiamento passa dai piccoli gesti. Un principio scout che porto sempre con me è: "Non lasciare tracce." Non lasciare segni del nostro passaggio nei luoghi che abitiamo è un atto di rispetto verso il pianeta e verso chi verrà dopo di noi. Significa non sporcare, evitare gli sprechi, fare una raccolta differenziata consapevole, prediligere un consumo etico e solidale. Sono azioni semplici ma cariche di significato, soprattutto se diventano parte della nostra cultura quotidiana.
C'è un progetto dell'associazione che ti ha colpito in modo particolare?
Ogni progetto ha valore, perché nasce dalla creatività e dalla partecipazione attiva delle persone che compongono la nostra comunità. È questo il nostro vero punto di forza: il coinvolgimento.
Ripeto spesso ai miei studenti tre parole chiave: "Ascolto, attenzione, partecipazione." Sono queste che costruiscono una comunità solida e capace di incidere sulla realtà. Ogni progetto diventa così non solo un'azione concreta, ma anche un'occasione per essere quel cambiamento che vogliamo vedere.
Da dove può partire, davvero, il cambiamento?
Dalla nostra quotidianità. Dalla nostra scelta di essere più consapevoli, più gentili, più attenti.
Non possiamo pensare di cambiare il mondo se non iniziamo da noi stessi. Prima di lasciare un mondo migliore, dobbiamo essere quel mondo migliore — ogni giorno, in ogni gesto.
Se anche tu condividi questa visione del mondo, sostienici!