Sarah Puccinelli

Co-fondatrice de Il Mondo Che VogliAmo APS

🌍 Nessuno escluso: storie di impatto silenzioso

Cosa ti ha spinto, nella tua vita personale e professionale, a scegliere di agire per il cambiamento?

Il bisogno è nato guardando la realtà per quella che è. Ogni giorno siamo testimoni di ingiustizie — sociali, ambientali, educative — e spesso restiamo spettatori passivi, commentando senza agire. Ma poi, qualcosa cambia. Un incontro, uno sguardo, una situazione che ti tocca nel profondo. E lì non puoi più far finta di nulla. È in quel momento che nasce la responsabilità.
"Il Mondo che Vogliamo" prende forma proprio da questa consapevolezza: il cambiamento non si aspetta, si costruisce. Con piccoli gesti, con determinazione, insieme.

Cosa significa, per te, prendersi davvero cura del futuro?

Vuol dire smettere di considerarlo lontano. Il futuro comincia adesso, nelle scelte di ogni giorno: come cittadini, come genitori, come educatori, come professionisti.

Prendersene cura significa educare i giovani al rispetto e all'inclusione, investire nella sostenibilità e accogliere la diversità come un valore. Non esiste una ricetta perfetta, ma ognuno può fare la propria parte. Serve coerenza, serve coraggio, e serve un senso profondo di comunità.

Quali sono, secondo te, le azioni più semplici e concrete che ognuno può mettere in pratica per rispettare l'ambiente?

Ogni piccolo gesto conta. Risparmiare energia, ridurre gli sprechi, fare la raccolta differenziata, limitare l'uso della plastica. Ma c'è qualcosa di più profondo: cambiare mentalità.

Non si tratta solo di "consumare meglio", ma di vivere meglio. Significa anche educare chi ci sta intorno, scegliere con cura ciò che compriamo, sostenere chi lavora con etica. Il rispetto dell'ambiente parte da qui: da come viviamo oggi, per chi verrà domani.

C'è un progetto dell'associazione che ti ha colpito particolarmente?

Sì, la nostra mostra itinerante nelle scuole. È un progetto che porto nel cuore. Vedere i ragazzi affrontare temi importanti — il clima, lo spreco, la visione di un futuro più giusto — e poi diventare loro stessi portatori di messaggi positivi, è qualcosa che mi emoziona ogni volta. In quei corridoi si respira il cambiamento autentico: curioso, spontaneo, reale.

Da dove può partire, davvero, il cambiamento?

Dal coraggio di mettersi in discussione. Dalla scuola, dalla famiglia, ma soprattutto dalle relazioni. Perché il cambiamento non è mai individuale: è qualcosa che accade insieme, in modo corale. Parte da chi sceglie di ascoltare, imparare, creare connessioni. È il motivo per cui esistono realtà come la nostra: per dare spazio alle idee e trasformarle in azioni. Concrete. Possibili.